Salve. Oggi è un tristo giorno. Oggi è il 24 febbraio e come ogni anno, chi fa parte del nostro mondo, dedica questo giorno alla Memoria delle Vittime di Salem, dell'Inquisizione, e non solo. E personalmente, per quest'oggi, ho deciso di dedicare quest'articolo alla memoria di un uomo innocente: Giles Corey.
Antefatto
Ma prima di parlare di Giles, bisogna parlare necessariamente dei Processi alle Streghe di Salem (o Salem Witch Trials) e di come sono partiti. In pratica, quando al Villaggio di Salem arrivò il reverendo (o ministro) puritano Samuel Parris, giunto lì per predicare nella loro chiesa, portò con sé una donna dai caraibi (di preciso dalle Barbados) di nome Tituba, la schiava di famiglia, che intratteneva molto spesso i membri piccoli della famiglia con frammenti della cultura del suo paese. Una notte, nel Gennaio del 1692, Elizabeth Parris (la figlia del reverendo, di 9 anni) e le sue amiche (tra cui Abigail Williams, la nipote del reverendo, di 11 anni) decisero di testare un metodo voodoo che, stando a Tituba, avrebbe permesso loro di vedere i volti dei loro futuri mariti, nell'albume delle uova.
Elizabeth, eccitata dal risultato, né buttò uno nell'acqua bollente e attese. Poco dopo però, la sua eccitazione si tramutò in orrore, perché l'albume assunse la forma di una bara.
Questa cosa portò sia Abigail che Elizabeth ad avere a Febbraio delle crisi epilettiche, subito attribuite al Diavolo. Tra i “sintomi”, urla e grida, lancio di oggetti in giro per la stanza, strani modi di parlare, contorsioni del corpo, e così via. La comunità puritana, non riuscendo a curarle né con la medicina né con la preghiera, le etichettò come stregate.
Isteria di Massa
La comunità, terrorizzata, incoraggiò allora le ragazze a testimoniare contro le Streghe (ovvero Tituba, Sarah Osborn e Sarah Good, che furono arrestate il 29 Febbraio e poi interrogate il 1 Marzo presso la Salem Village Meeting House), sopratutto dopo che Elizabeth Hubbard e Ann Putnam Jr, di 12 anni, manifestarono gli stessi “sintomi”. E lo fecero, assieme anche ad altre ragazze che si unirono a loro, arrivando ad accusare più di 200 individui, tra cui vicini, conoscenti ed estranei, e tutti crebbero loro, perché si era arrivati a un punto tale a Salem, che l'accusa era un fatto incontestabile e le prove per “sentito dire” erano reputate valide. Chi si opponeva contro questa follia, come vedremo dopo con Martha Corey, la terza moglie di Giles, era egli stesso accusato di essere una Strega. Di questi duecento individui accusati, diciannove di loro, quattordici uomini e cinque donne, subirono l'impiccagione. Uno di loro morì in seguito ad una feroce tortura, mentre altri cinque sarebbero morti in carcere. Di preciso, nelle loro accuse, le ragazze dicevano che degli “Spiriti” le pugnalavano, le strangolavano e le infilzavano con degli spilli.
Guerra tra Bande
Ma un altro elemento da aggiungere alla storia, sono le Fazioni. Perché prima dei Processi, la città si era divisa in due Fazioni:
• I Putnam, persone influenti e molto rispettate, che supportavano le attività agricole tradizionali e il ministro del villaggio, Samuel Parris appunto.
• I Porter, liberali e lungimiranti, che promuovevano uno stile di vita più mercantile e industriale, volevano associazioni più strette con il Villaggio di Salem e si opponevano fortemente a Parris.
E questo cosa c'entra, vi chiederete? C'entra, perché si crede che, oltre all'isteria di massa, provocata dalle ragazze qui sopra, un'altra delle cause che poi portarono ai Processi, fu l'odio reciproco tra queste due Fazioni.
Tempi Duri
Ma oltre a ciò, c'erano altri elementi che inficiarono, come la forte credenza nel Diavolo, l'appena passata epidemia di vaiolo, l'aumento dell'inflazione e la rimozione della Carta della Baia del Massachusetts (avvenuta nel 1684).
A molti sembrò che l'ideale puritano di una “città sulla collina”, stesse scivolando via e che decenni di lavoro stessero per venirgli improvvisamente strappati di mano. Tutto ciò portò i cittadini a chiedersi se le forze di Satana si fossero infiltrate nella loro terra.
Infatti, nonostante l'arrivo di una nuova Carta nel Maggio del 1692, le accuse di Stregoneria stavano crescendo a dismisura e il governatore William Phips, decise di creare un tribunale speciale, la Court of Oyer & Terminer (che tradotto, sarebbe la Corte che Ascolta e Determina) per occuparsi di queste accuse.
Essendo questo un tribunale speciale, creato durante quest'isteria di massa, i magistrati fecero una serie di scelte procedurali insolite, tra le quali acconsentire all'uso di prove “spettrali”. Come detto sopra, le ragazze parlavano di “Spiriti” che le attaccavano.
Per essere precisi, parlavano di Streghe in grado di proiettare una versione spettrale di sé stesse al di fuori del proprio corpo fisico, che mandavano poi a tormentare vittime ignare. E questo è l'antefatto di ciò che poi per tutto il 1692 si sarebbero verificati a Salem, appunto i Processi per Stregoneria.
Una Figura Importante
Ma adesso concentriamoci su Giles. Chi è Giles Corey? Beh, Giles è essenzialmente un contadino. Figlio di Giles Corey Sr e Elizabeth Corey, nacque a Northampton (Inghilterra) il 16 Agosto 1611, venendo battezzato nella Chiesa del Santo Sepolcro (come riportato dai registri parrocchiali). Si sposò con Margaret Deven, da cui ebbe quattro figlie: Deliverance (che Margaret partorì il 5 Agosto 1658), Martha, Margaret Jr e Elizabeth. La famiglia si trasferì poi in America (nella Colonia della Baia del Massachusetts), dopo tre mesi di viaggio, stabilendosi a Salem (non si sa quando di preciso, ma ci sono prove che vivessero lì già nel 1640) e rimanendovi fino al 1659, quando poi decisero di trasferirsi nelle Fattorie di Salem (le Salem Farms), a sud del Villaggio di Salem (il Salem Village, l'attuale Danvers). Come riportato dai documenti del tribunale, durante questo periodo Giles si confessò colpevole di alcuni piccoli furti. Tra questi furti, vi erano l'appropriazione di una canoa, carica di legna da ardere, mentre era di guardia, e l'appropriazione di piccoli oggetti, come cibo, tabacco e coltelli. Lì alle Farms, Giles divenne il proprietario di un grande appezzamento di terreno, che lo fece diventare un pezzo grosso della comunità, dato che all'epoca, il mestiere del contadino, o agricoltore che dir si voglia, era molto importante, non solo perché dava sostentamento alle persone, ma anche perché permetteva di conservare i raccolti durante i rigidi inverni.
Margaret poi morì e Giles, a 53 anni, si risposò con Mary Bright l'11 Aprile 1664, vivendo con lei per i successivi 12 anni, una vita tranquilla e all'insegna della chiesa. Da lei ebbe anche un figlio, di nome Jonathan. Un Assassino? (Titolo H3) Purtroppo però, nel 1675 cambiò tutto. Quell'anno, Giles fu accusato di aver picchiato a morte con un bastone il suo bracciante, Jacob Goodale (figlio di Robert e Catherine Goodale, nonché fratello di Isaac Goodale), perché lo sorprese a rubare delle mele da suo cognato.
E malgrado dopo averlo picchiato, Giles lo avesse mandato a farsi curare, Jacob non sopravvisse. Il Processo vide il vicino di Giles, John Proctor, a sua volta impiccato dopo l'accusa di Stregoneria, testimoniare contro di lui. Secondo John Proctor, Giles avrebbe ammesso di aver percosso Jacob, ma nonostante ciò il Processo si concluse con una dichiarazione di non colpevolezza per Giles.
Infatti, le leggi dell'epoca consentivano l'uso delle percosse fisiche sui propri lavoratori, ma Giles ricevette comunque una multa per l'uso eccessivo della forza.
Un Violento?
Molti abitanti, in particolare Thomas Putnam, non digerirono molto la cosa, sospettando che Giles avesse pagato per comprarsi la libertà. La morte di Jacob, macchiò per sempre la reputazione di Giles, facendogli guadagnare la reputazione di uomo violento e che si faceva giustizia da solo. E a poco serviva il fatto che frequentasse la chiesa del villaggio, e avesse legami stretti con i Porter, perché per la comunità lui aveva una “vita scandalosa” e non aveva alcuna considerazione per gli altri. Il 27 Agosto 1684, Mary morì (all'età di 63 anni, come riportato sulla sua lapide nel Cimitero di Salem) e Giles decise, nel 1690, a 79 anni, di risposarsi ancora una volta, questa volta con Martha Panon, che lo aiutò a rimanere sulla “retta via”, facendolo diventare, come lei, membro effettivo della Chiesa (questo nel 1691). Il loro matrimonio si celebrò il 27 Aprile. Andarono a vivere all'angolo sud-ovest di Salem Village (l'attuale Peabody).
Dai documenti, possiamo leggere:
“Giles Corey, un uomo di 80 anni, essendo stato in passato una persona scandalosa e avendo Dio, in seguito, risvegliato in lui il pentimento, è rimasto in attesa per un mese, facendo una confessione dei mali che erano stati osservati in lui in precedenza. È stato ricevuto nella Chiesa con il consenso dei fratelli.” Infatti si ipotizza che Giles abbia sposato Martha, apposta per essere accettato nella Chiesa di Salem. Comunque, tra la sua anzianità e la nuova moglie, la comunità era pronta a credere che Giles fosse cambiato e potesse vivere in pace la sua vecchiaia. Infatti, l'accusa di John Proctor nei confronti di Giles, da lui ritenuto responsabile dell'incendio della sua casa, riscosse poco seguito, anche perché uno dei figli di Proctor confessò di essere il piromane responsabile dell'accaduto. Tuttavia, si assisteva spesso a dei forti battibecchi tra Giles e Martha. Martha Panon (Titolo H3) (questo paragrafo è media + testo (blocco), e ci va l'immagine “Martha Corey”.
Soffermandoci un secondo su Martha, per cui devo spendere necessariamente “qualche” parola, visto che è anche lei una vittima, si sa solo che il suo cognome da nubile era per l'appunto Panon e che nacque (non si sa quando di preciso, anche se sicuramente intorno al 1620) in New England e prima di Giles, si sposò con Henry Rich nel 1677.
Da lui ebbe un figlio, Thomas, ma in seguito si scoprì che lei era anche la madre di un figlio mulatto (forse figlio di un africano o di un nativo americano), Benoni. A causa di quest'ultimo, Martha visse separata per 10 anni da Henry e Thomas.
Alla morte di Henry poi, si sposò con Giles, all'età di 70 anni (più o meno, perché stando alla storica Marilynne Roach, lei era più giovane di Giles, ma non cosi giovane).
I Processi per Stregoneria
Ritornando a Salem, Giles e Martha vivevano tranquilli nella periferia della città, ma quando iniziarono i Processi, tra Febbraio e Marzo, loro furono tra i primi ad assistervi. Martha, donna intelligente ed esperta, capì subito che gli esami preprocessuali e le accuse che le ragazze lanciavano a raffica, erano una farsa, e non si fece problemi a dirlo, criticando non solo i Processi in sé, ma anche i giudici, che permettevano che tutto ciò accadesse, arrivando poi ad accusare le ragazze di star spudoratamente mentendo. Questo perché Martha aveva realizzato che i Putnam, paranoici e vendicativi, avrebbero tentato di screditare Giles, per via del suo passato.
Infatti gli disse di non partecipare agli esami che si stavano tenendo alla Casa d'Incontro di Salem, arrivando anche a nascondergli la sella. Ma Giles ci andò lo stesso (e anche da qui si evince che il loro, non era proprio un matrimonio idilliaco) e come se non bastasse, disse ai presenti dell'incidente.
Questo portò la gente a credere che Martha fosse coinvolta nella Stregoneria, e il fatto che avesse un figlio illegittimo, frutto di un passato sessuale peccaminoso, non la aiutò. E non servì nemmeno il fatto che fino a quel momento, era nota come “La Donna del Vangelo”.
Strega!
Quando le ragazze vennero a sapere delle parole di Giles e delle accuse di Martha, non persero tempo e la accusarono di Stregoneria, asserendo che il suo Spettro le tormentava. Il 18 Marzo, Edward Putnam e Ezekiel Cheever si recarono a casa dei coniugi per interrogare Martha sulle accuse, ma prima si fermarono a casa di Thomas Putnam, per chiedere ad Ann Putnam Jr cosa indossasse lo Spettro di Martha Corey, quando veniva a tormentarla.
Ann rispose che era accecata dallo Spettro e non riusciva a capirlo. Quando i due uomini arrivarono a casa dei coniugi, Martha era già al corrente che avrebbero controllato il suo abbigliamento, cosa che non fece altro che aumentare i sospetti su di lei. Altre accuse arrivarono poi da Abigail Williams che, interrompendo il ministro in visita, il reverendo Deodat Lawson, affermò che lo Spirito di Martha l'aveva attaccata (o che aveva visto il suo Spirito staccarsi dal suo corpo) e che addirittura, Satana stesso, sussurrando al suo orecchio, l'aveva resa una Strega. Ma la prova schiacciante del suo essere Strega, era il fatto che le ragazze avevano iniziato a mimare i suoi gesti e i suoi movimenti.
Martha fu subito arrestata ed esaminata il giorno seguente, venendo esortata a confessare, ma lei si fece beffe di queste accuse, chiedendo poi di tenere una preghiera d'apertura, negando però le dichiarazioni che i testimoni le avevano sentito fare in precedenza. Ma, a sorpresa, Giles stesso, completamente preso dall'isteria di massa, testimoniò contro di lei, il 24 Marzo. Alcuni studiosi, speculano che il vero motivo per la quale le ragazze del Villaggio di Salem accusarono Martha, è perché lei aveva cambiato Giles, facendolo passare da violento assassino a membro timorato di Dio della chiesa.
Giles e Martha
Giles testimoniò contro la moglie, anche se probabilmente, lo fece per non avere problemi con i Putnam.
Disse che il suo gatto e il suo bue si erano improvvisamente ammalati, e poi guariti con la stessa rapidità, e che vide sua moglie inginocchiarsi silentemente davanti al fuoco come in preghiera, anche se poi rimaneva in silenzio. Disse inoltre che Martha lo criticava per il modo in cui pregava e che “sapeva cose” che lo avrebbero aiutato a “sistemare i suoi affari”.
Tuttavia, Giles difese la moglie in seguito al ritrovamento di un unguento nella loro casa. Giles sostenette che Martha lo aveva preparato seguendo le istruzioni di Bartholomew Gedney, un altro dei pezzi grossi della città. Interrogato in seguito, Giles cambiò la sua versione. Giles accompagnò Martha mentre veniva trasportata alla prigione di Boston, tornando indietro solo quando raggiunsero il traghetto perché, “non aveva i soldi” per il biglietto.
Stregone!
Il mese dopo, il 18 Aprile, per essere precisi, Giles finì in manette pure lui, arrestato da George Herrick, assieme a Mary Warren, Abigail Hobbs e Bridget Bishop, dopo che Ann Putnam Jr, Mercy Lewis, Abigail Williams, Mary Walcott e Elizabeth Hubbard lo accusarono di praticare la Stregoneria contro di loro.
Putnam sostenne che il 13 Aprile, lo Spettro di Giles le si presentò, chiedendole di apporre la firma nel Libro del Diavolo. Inoltre, disse anche che una notte, aveva visto Giles pregare al Diavolo, fuori dalla finestra della loro casa, durante la cena di famiglia. Benjamin Gould poi, aggiunse che vide gli Spettri di Giles e delle altre accusate, fissarlo mentre era a letto, pizzicandolo mentre scomparivano.
Il Processo di Aprile
Il Processo a Giles iniziò il giorno seguente al suo arresto, con Samuel Parris che compilò i Registri Scritti Ufficiali dei Processi. I giudici Jonathan Corwin e Jonathan Hathorne accusarono Giles di spergiuro e ordinarono che le sue mani fossero legate dietro la sua schiena, per evitare che praticasse Stregoneria in aula.
Dai Registri, si legge:
“Tutti gli afflitti erano ora colti da crisi e tormentati da pizzicotti. Allora il tribunale ordinò di legargli le mani. Magistrato: Cos'è, non è abbastanza praticare Stregoneria in altre occasioni, dovete farlo anche ora di fronte all'autorità? Corey: Sono una povera creatura e non posso farci niente. Al movimento della sua testa di nuovo, si fecero affliggere la testa e il collo. Magistrato: Perché dite bugie così malvagie contro i testimoni, che vi hanno sentito parlare in questo modo, proprio questa mattina? Corey: Non ho mai visto altro che un maiale nero.”
Dopo aver slegato una delle sue mani, le ragazze afflitte cominciarono ad avere delle crisi, anche se può darsi che stessero solo facendo una scenata, su ordine dei Putnam. Nuovamente, dai Registri possiamo leggere:
“Una delle sue mani fu lasciata andare e molti furono afflitti. Tenne la testa da un lato, e poi le teste di molti degli afflitti furono tenute da un lato. Tirò in dentro le guance e le guance di alcuni degli afflitti furono aspirate.” Il giudice cercò di tirare in ballo le accuse di Giles contro la moglie, per quanto riguarda il gatto e il bue, ma Giles si rifiutò di parlare. Thomas Gould testimoniò che Giles ne “sapeva abbastanza” sulla moglie, e la corte voleva sapere cosa intendesse, ma Giles si rifiutò di rispondere a qualsiasi domanda nei confronti della sua testimonianza precedente contro la moglie.
Infatti, come riporta il libro The Salem Witch Trials: A Day-by-Day Chronicle of a Community Under Siege, possiamo leggere:
“I magistrati hanno prodotto la testimonianza che Giles aveva reso sulla moglie il giorno dell'esame di Rebecca Nurse e gli hanno chiesto del momento in cui si era fermato a pregare. “Cosa ti ha fermato?” “Non posso dirlo. Mia moglie è venuta verso di me e mi ha rimproverato di aver detto “vivere a Dio e morire al peccato.” (la Donna del Vangelo aveva presumibilmente corretto una citazione del Catechismo di Westminster, dove la grazia di Dio permette a chi la riceve di “morire al peccato e vivere alla giustizia”) “Che cosa ti ha spaventato nella stalla?” “Non so cosa mi abbia spaventato.” “Ecco tre testimoni che l'hanno sentita dire questo oggi.” “Non me lo ricordo.” Thomas Gould ha testimoniato che Corey ha detto di “sapere abbastanza contro sua moglie per fare i suoi affari” e la corte ha voluto sapere quale fosse questa conoscenza. “Quella di vivere a Dio e morire al peccato”, ha detto Corey. Lo sceriffo George Herrick e la figlia di Bibber confermarono l'affermazione di Gould, ma Corey sbottò: “Ho detto quello che potevo dire.” “Cos'era quella storia del suo bue?” chiese la corte, riferendosi alla deposizione sul bue zoppo. “Pensavo fosse zoppo.” “Che unguento aveva sua moglie quando è stata sequestrata? Lei ha detto che era un unguento fatto da lei su indicazione del maggiore Gedney.” Corey negò e disse che proveniva da Goody Bibber.”
Sebbene Giles avesse inizialmente creduto nei Processi e vi avesse anche partecipato, anche contro la propria moglie, era chiaro che ora non era più disposto a farlo. Rifiutandosi di parlare, Giles protrasse il Processo a tal punto da non portarlo mai alla sua conclusione, sfuggendo quindi alla sua condanna. Anche perché, affinché un Processo potesse andare avanti nel XVII secolo, ci si aspettava che alla domanda “Come sarai giudicato?” si rispondesse “Da Dio e dal mio Paese”. Ma Giles non lo fece.
Il Processo di Settembre
Giles fu messo dietro le sbarre, nella Prigione di Salem, e per i cinque mesi successivi, attese il successivo Processo, che si sarebbe tenuto il 16 Settembre. Ma quando arrivò il suo turno, c'erano dozzine di testimoni contro Giles e lui, sapendo che il suo destino era ormai segnato, decise di rimanere in silenzio. Martha, nel frattempo, fu incriminata e condannata a morte all'inizio del mese e la chiesa provvedette a scomunicarla undici giorni dopo. Il 9 Settembre, inoltre, Mercy Lewis rilasciò una deposizione (attualmente conservata nella Divisione Archivi e Conservazione Documenti, presso l'Essex Institute di Peabody):
“Mercy Lewis contro Giles Corey: Deposizione di Mercy Lewis di circa 19 anni di età, che ha testimoniato e ha detto il 14 Aprile 1962 “io ho visto venire lo Spirito di Giles Corey, che mi tormentava, imponendomi di scrivere il mio nome nel suo libro, e cosi ha continuato più terribilmente a farmi male, a volte battendomi e quasi spezzandomi la schiena. Il 19 di Aprile, quando venne interrogato, e poi anche durante tutto il periodo del suo interrogatorio, mi ha colpita e torturata ancora più gravemente. Altre volte ancora ho percepito che mi spingeva con forza a scrivere nel suo libro e veramente credo con tutta me stessa che Giles Corey sia un terribile mago, perché, pur essendo in prigione, egli o il suo sembiante, è venuto a tormentarmi con ferocia”. Mercy Lewis ha affermato davanti alla giuria che la testimonianza sopra scritta è la verità, solo la verità e nient'altro che la verità: Settembre 9, 1962.”
Giles, data la situazione, cedette i suoi terreni agricoli ai suoi due generi, William Cheeves e John Moulton e, al nuovo Processo, come detto, decise di rimanere in silenzio. Il suo unico obiettivo era quello di evitare che lo Stato si appropriasse delle sue terre. In questo modo, i suoi generi sarebbero stati lasciati in pace e avrebbero prosperato.
Tuttavia, econdo il libro The Salem Witch Trials: A Reference Guide, Giles aveva già preso delle precauzioni per impedire che ciò accadesse:
“È ampiamente diffusa la convinzione che Giles Corey si sia rifiutato di collaborare con il tribunale proprio per assicurarsi che il suo ingente patrimonio non venisse confiscato dal tribunale. In realtà, sembra che il suo modo di agire abbia solo garantito che non avrebbe mai avuto lo stigma di un verdetto di colpevolezza attaccato al suo nome, poiché il suo caso non sarebbe mai stato giudicato in un tribunale. Tuttavia, egli prese saggiamente la precauzione preliminare di intestare tutti i suoi terreni ai generi, William Cheeves e John Moulton, nel caso in cui lo sceriffo Corwin avesse tentato di confiscare illegalmente la proprietà di Corey, come aveva fatto con i beni di molte altre vittime.”
Ma la pena per il silenzio era la tortura e infatti il giudice ordinò la “Peine Forte et Dure”, che avvenne il giorno dopo.
Peine Forte et Dure
La Peine Forte et Dure (che si traduce come Pena Forte e Dura) era una pratica sussistente nello spogliare il prigioniero, stenderlo a terra e posizionare sopra di lui una tavola con pesanti pietre.
Il peso veniva lentamente aumentato nel corso di diversi giorni, finché il prigioniero non cedeva, costringendolo cosi a parlare. Era una pratica che fu abolita quello stesso anno e dichiarata illegale, in quanto non c'era alcuna legge che consentisse la pressatura, senza contare che violava le disposizioni puritane del Body of Liberties relative alla fine delle punizioni barbare.
L'idea di torturare Giles, potrebbe essere stata ispirata anche da una lettera che Thomas Putnam inviò al giudice Samuel Sewall, in cui gli ricordò l'omicidio che Giles aveva commesso anni prima:
“L'ultima notte, mia figlia Ann è stata tormentata dalle Streghe, che minacciavano di farla morire prima di Giles Corey. Ma grazie alla bontà di un Dio benevolo, ebbe finalmente una piccola tregua. Allora le apparve un uomo avvolto in un lenzuolo, che le disse che Giles Corey lo aveva ucciso, spingendolo a morte con i piedi; ma che il Diavolo gli era apparso e aveva stretto un patto con lui, promettendogli che non sarebbe stato impiccato. L'apparizione disse che Dio indurì il suo cuore affinché non desse ascolto al consiglio del tribunale e morisse facilmente, perché, come disse, “bisognava fare a lui quello che lui ha fatto a me”.
L'apparizione disse anche che Giles Corey era stato portato in tribunale per questo, che la giuria aveva accertato l'omicidio, che suo padre conosceva quell'uomo e che il fatto era stato commesso prima che lei nascesse. Ora, signore, per noi è un po' strano che nessuno ricordi queste cose per tutto il tempo in cui Giles Corey è stato in prigione e così spesso davanti al tribunale. Tutti ormai ricordano molto bene (e anche gli atti del tribunale ne parlano) che circa diciassette anni fa Giles Corey teneva in casa sua un uomo che era quasi un pazzo naturale; quest'uomo morì all'improvviso.
Fu convocata una giuria, tra cui il dottor Zorobbabel Endicot, che trovò l'uomo ferito a morte e con zolle di sangue intorno al cuore. La giuria, di cui alcuni sono ancora vivi, portò in tribunale l'uomo ucciso; ma come se qualche incantesimo avesse ostacolato il processo, la corte non procedette contro Giles Corey, anche se gli costò molto denaro per uscirne.” In pratica, per Thomas, il trattamento riservato a Giles era giustificato, a causa del caso precedente e del fatto che avesse pagato per comprarsi la libertà.
Granitico
Comunque, come detto, la tortura ebbe inizio il 17 Settembre, il giorno dopo il secondo Processo, per decisione del giudice. Lo sceriffo George Corwin (nipote del giudice Jonathan Corwin) andò a prelevare Giles dalla Prigione e lo portò in un campo vuoto in Howard Street, vicino alla Prigione. Infatti si legge:
“...egli venne disteso sulla schiena per terra, denudato fino al limite della decenza. Là venivano posti sul suo corpo all'inizio pesi grossi, che lui poteva sopportare, e poi altri ancora. Il suo nutrimento consisteva un giorno in tre morsi del peggior pane e il giorno successivo in tre sorsi d'acqua putrida e così alternativamente fino alla sua morte o alla sua confessione.”
Durante quei durissimi giorni, che Giles sopportò in totale silenzio, il suo amico Thomas Gardner cercò di convincerlo a lasciare che il Processo andasse avanti, ma Giles non cedette, anzi ogni volta che gli veniva chiesto di parlare, chiedeva che venisse aggiunto più peso (anche poco prima di morire, continuò a fare questa richiesta). Il 18 Settembre, Giles fu scomunicato dalla chiesa per motivi equivoci. I documenti della chiesa sostenevano che egli fosse colpevole di Stregoneria o di Suicidio a causa della sua scelta di sopportare una tortura letale piuttosto che dichiararsi colpevole.
Robert Calef, disse che durante la pressatura, la sua lingua gli usciva fuori dalla bocca e lo sceriffo Corwin, prese il suo bastone e gliela ricacciò in gola.
Decesso
Dopo essere stato torturato per due giorni, Giles morì il 19 Settembre 1692. Come si legge dal Diario di Samuel Sewall:
“Lunedì 19 Settembre 1692. Verso mezzogiorno, a Salem, Giles Corey è stato pressato a morte per essere rimasto muto. Per due giorni la Corte e il Capitano Gardner di Nantucket, che era stato suo conoscente, si sono accaniti su di lui, ma tutto è stato inutile.”
Inoltre:
“Settembre 20. Ora ho saputo da Salem che circa 18 anni fa, fu sospettato di aver colpito e pestato a morte un uomo, ma fu scagionato. Non se ne ricordò finché Ann Putnam non ne fu informata dallo Spettro di G. Corey, il sabato sera prima dell'esecuzione.”
Si ritiene che due dei suoi generi abbiano raccolto il suo corpo dalla Prigione e lo abbiano seppellito vicino all'incrocio di Tapley's Brook. Infatti:
“Al suo corpo fu negata una sepoltura cristiana e fu depositato all'incrocio delle strade, vicino a Tapley's Brook, come si fa con i corpi di malfattori infami. L'unico Tapley's Brook vicino a Salem si trovava a South Peabody e passava sotto Washington Street, vicino all'incrocio delle vie Lynn e Lynnfield, tutte esistenti all'epoca del delirio di stregoneria. Quest'area di Peabody era nota come “Butts” fin dai primi insediamenti ed è possibile che i resti di Giles Corey fossero sepolti in quella zona.” (John Mills, The Peabody Story).
La posizione della sua tomba nel cimitero non è né nota, né segnata. Una lapide commemorativa che lo ricorda invece, si trova nel vicino Cimitero di Charter Street.
Presa di Coscienza
La morte di Giles, cosi cruenta e disumana, diede uno scossone agli abitanti di Salem, che iniziarono a ripensare seriamente a ciò che stavano facendo, con questa folle Caccia alle Streghe. Infatti, come riportato nel libro A Historical Sketch of Salem: 1626-1879, possiamo leggere: “Quest'uomo [Giles Corey] aveva ottantuno anni; e la barbara pena di morte inflittagli dagli ufficiali della legge tendeva a risvegliare nel popolo la consapevolezza della grave responsabilità che gravava su di lui come comunità cristiana. La pubblica opinione cominciò a dubitare della giustizia dell'accusa e dell'inevitabile sentenza ed esecuzione.”
Questo scossone comunque non bastò a salvare la vita a Martha, che tre giorni dopo, il 22 Settembre 1962, fu impiccata assieme ad altri sette individui sul Proctor's Ledge a Gallows Hill. Non si sa che fine abbiano fatto i suoi resti. Questo fu l'ultimo giorno di esecuzione del periodo dei Processi per Stregoneria di Salem, e loro, le ultime vittime.
La Oyer and Terminer fu sciolta a Ottobre e le persone condannate per Stregoneria, ottennero la grazia dal governatore William Phips. Molti storici considerano Giles un Martire e la sua morte un atto di protesta. Infatti, come scritto nel libro Witchcraft at Salem, si legge:
“...perché non aveva accettato di essere processato dal Tribunale speciale di Oyer and Terminer. La sua morte fu una protesta - la più drammatica di tutte - contro i metodi del tribunale.”
Estorsione e Reintegro Postumo
Secondo i documenti del tribunale, sembra che nonostante gli sforzi di Giles di proteggere i suoi beni, dopo la sua morte, lo sceriffo George Corwin abbia tentato di estorcere denaro alla sua famiglia, minacciando di sequestrare il loro patrimonio se non lo avessero pagato. Qui possiamo leggere un estratto della dichiarazione che il genero di Giles, John Moulton, presentò al tribunale nel 1710, per chiedere un risarcimento per la prigionia e la morte di Giles e Martha:
“E poiché non possiamo esprimere a sufficienza il nostro dolore per la perdita di nostro padre e di nostra madre in questo modo, non possiamo calcolare le nostre spese e i nostri costi, ma ci rimettiamo alla vostra saggezza per giudicare, ma dopo la morte di nostro padre lo sceriffo ha minacciato di confiscare i beni di nostro padre e per paura di ciò lo abbiamo assecondato e gli abbiamo pagato undici sterline e sei scellini in denaro, con il che siamo stati molto dannati e impoveriti per essere stati esposti a vendere creature [animali da allevamento] e altre cose per poco più della metà del loro valore, per procurarci il denaro per pagare quanto sopra e per mantenere nostro padre e nostra madre in prigione, ma ciò che ci addolora è che non solo siamo impoveriti, ma siamo anche rimproverati, e così potrebbe essere per tutte le generazioni, e questo a torto, a meno che non si faccia qualcosa per rimuovere tutto ciò, e per questo ci rimettiamo umilmente all'onorevole tribunale, pregando Dio di indirizzarci verso ciò che può essere gradito ai suoi occhi e per il bene di questa terra.”
Sia Giles che Martha vennero poi scagionati dalle accuse di Stregoneria, grazie una legge, approvata dalla Legislatura del Massachusetts nel 1711, che cancellava alcuni dei nomi delle streghe, e che prevedeva un risarcimento in denaro per la loro prigionia e morte. Nel 1703, la scomunica di Martha fu revocata, mentre quella di Giles fu revocata nel 1712.
Quattro anni dopo quel 19 Settembre, il 12 Aprile 1696, lo sceriffo George Corwin, che aveva 30 anni, morì improvvisamente d'infarto. Si pensa che questo fu a causa di Giles, che maledì Corwin e tutti gli sceriffi che sarebbero venuti dopo di lui, la sua famosa “Maledizione”.
Pentimento e Tormento
L'anno successivo, precisamente il 15 Gennaio 1697, la Corte Generale del Massachusetts tenne una giornata di preghiera e digiuno, poiché molti in città ritenevano che Dio li stesse punendo per ciò che avevano fatto. Durante questa giornata, Samuel Sewall e altri 12 giurati, si scusarono per i loro ruoli durante i Processi. Infatti nei decenni seguenti, la città tento di fare ammenda e le stesse ragazze (Elizabeth, Abigail, Ann, etc), le accusatrici, ammisero che avevano mentito, anche se addossarono la colpa di questo al Diavolo. Thomas, il figlio di Martha, chiese poi un indennizzo per l'illegale impiccagione della madre durante i Processi alle Streghe di Salem, e lo ottenne il 29 Giugno 1723: gli furono assegnate 50 sterline. Ma tutto ciò non bastò, perché nel 1801, poco dopo l'istituzione del Cimitero di Howard Street (nello stesso campo dove fu ucciso Giles), la gente cominciò a credere di vedere il Fantasma di Giles, che vagava per il cimitero poco prima di un disastro naturale. Infatti il suo fantasma apparve nel 1914, prima del Grande Incendio di Salem, vicino all'area di Gallows Hill e Proctor's Ledge (laddove Martha e altre 18 persone furono impiccate), che distrusse gran parte della città, e poi di nuovo nel 1978.
La Maledizione di Giles Corey
Nel 1975, Robert Ellis Cahill fu eletto nuovo sceriffo della Contea di Essex, che comprendeva Salem. Sebbene tutto sembrasse filare liscio, nel 1978, Robert fu colpito da un infarto e da un ictus. Sopravvisse, ma andò in pensione anticipata, nel 1981, divenendo poi un prolifico scrittore di libri incentrati sul folklore e sulla storia del Massachusetts e di Salem. Infatti, dopo aver saputo della “Maledizione”, indagò e raccolse tutti i documenti storici su cui poteva mettere le mani, scoprendo che tutti gli sceriffi, dopo Corwin, erano morti in carica per problemi cardiaci o si erano ritirati a causa di una malattia del sangue. Infatti, come descritto nel libro Cursed in New England, si legge: “Circa 300 anni dopo, nel 1978, Robert Cahill - mentre era in carica - soffrì di una rara malattia del sangue, un attacco di cuore e un ictus. I medici non riuscirono a trovare la causa dei suoi disturbi. Fu costretto a ritirarsi come sceriffo della Contea di Essex e come Maestro e Custode della Prigione. Oggi vive in Florida. Il signor Cahill fa notare che anche lo sceriffo che lo ha preceduto ha contratto una grave malattia del sangue mentre era in carica, che lo ha costretto a ritirarsi. Egli, a sua volta, aveva ereditato la carica dal padre dopo che l'anziano era morto di infarto... mentre era sceriffo. Anche il precedente sceriffo aveva sofferto di problemi cardiaci. “Così come tutti gli altri, per quanto ho potuto rintracciare”, dice. E i due uomini che mi hanno seguito hanno avuto un sacco di problemi [legali].”
Cahill ritiene che quando l'ufficio dello sceriffo fu trasferito da Salem alla nuova Prigione di Middleton nel 1991, si spezzò la Maledizione e i futuri sceriffi furono salvi.
Dopo il trasferimento, a nessuno sceriffo furono diagnosticate malattie cardiache o del sangue. Ma questa “Maledizione” è vera oppure no? Assolutamente no, perché se si va a scavare, si scopre che nessun sceriffo è morto per cause misteriose, e nessuna causa di morte o di pensionamento è indicata come dovuta a problemi cardiaci o disturbi del sangue. E tutti, eccezion fatta per Corwin e Denison (un altro degli sceriffi susseguitisi nel tempo), sono morti a un'età vicina alla media dell'epoca. È probabile che Robert Cahill, abbia creduto alla Maledizione e l'abbia diffusa al pubblico, attraverso i suoi libri.
Conclusione
Quindi, che dire di Giles? Semplicemente, un uomo che nonostante non ebbe un passato proprio limpido, si ritrovò in tarda età a essere tacciato di essere qualcosa che non era e, dato che era fondamentalmente spacciato, coraggiosamente decise di proteggere la propria eredità, per il bene della propria famiglia, appellandosi al diritto di rimanere in silenzio. E non ho altro da dire, se non quello di chiedere di aggiungere “PIU' PESO!”.
By Garth
Anno domini 2024
Fonti:
• The Salem Witch Trials: A Day-by-Day Chronicle of a Community Under Siege, Marilynn K. Roach
• The Salem Witch Trials: A Reference Guide, K. David Goss • A Historical Sketch of Salem: 1626-1879, Charles Stuart Osgood & Henry Morrill Batchelder
• Witchcraft at Salem, Hansen Chadwick
• Cursed in New England: Stories of Damned Yankees, Joseph A. Cito