Quando si pensa al Pantheon Greco, si pensa subito a Zeus, Atena, Afrodite o anche Ade. Ma nel Pantheon Greco, ci sono anche altri dèi, meno noti ma anch'essi importanti. E oggi, voglio introdurvi, per quel poco che posso (perché purtroppo le fonti sono ben poche) a una dea estremamente importante: la dea Stige (o Styx).
La Divinità
Prima d'iniziare, una necessaria premessa: al pari di altre Divinità (basti pensare a Hela e il sopracitato Ade), anche Stige è sia una dea che un luogo (o meglio, un fiume). Ovviamente, se pensiamo allo Stige, viene subito spontaneo pensare al fiume (nonché quinto cerchio dell'Inferno) che troviamo nella Divina Commedia del Dante, che circonda la città di Dite. Sullo Stige come fiume però, ci ritorneremo tra un attimo. Per ora, concentriamoci sulla dea.
E quindi, chi è Stige? Lei, figlia di Oceano e Teti, è la Dea del Fiume, nonché dei Giuramenti, della Giustizia e dell'Onestà che, assieme ai suoi figli (Zelo, Bia, Nike e Kratos), durante la Titanomachia, fu la prima a schierarsi con Zeus, su consiglio di suo padre. E Zeus, per ringraziarla, dopo la guerra, dopo averla onorata adeguatamente, decretò che ogni Giuramento fatto sul fiume, andava fatto nel suo nome e che sarebbe stato Inviolabile, pena gravi conseguenze (se un dio avesse bevuto l'Acqua dello Stige e la dea avesse scoperto che lui aveva infranto un Giuramento, sarebbe entrato in coma per un anno ed esiliato dall'Olimpo per nove anni). Inoltre portò i suoi figli sull'Olimpo, facendoli divenire in seguito i suoi Esecutori Alati.
I Figli
In merito ai suoi figli, Styx li ha avuti da Pallante (figlio di Crio), ma oltre a loro, lei sarebbe anche madre di Echidna (stando a Epimenide di Creta) e Scilla (stando a Gaio Giulio Igino, detto il Bibliotecario). E al pari della madre, anche sui figli di Stige c'è molto poco, Nike esclusa (di cui ve ne riparlerò in un altro articolo). Infatti possiamo dire che:
• Zelo (o Invidia, a Roma), è il dio nonché la Personificazione della Dedica e dell'Emulazione. Nella Cynegetica di Oppiano di Apamea, si può leggere di come Zeus lo abbia reso estremamente forte e gli abbia fatto dono di una spada di diamante. Si legge anche di quanto Egli sia Implacabile.
• Bia, è la dea nonché la Personificazione della Forza e della Violenza. A differenza degli altri, Lei compare molto raramente nei miti, e sempre in modo Silente. Al pari di Zelo, ha una forza incredibile. È noto però che era adorata a Corinto, assieme a Nemesi.
• Kratos, è il dio nonché la Personificazione del Potere e del Dominio. È descritto come brutale e spietato. Nel Prometeo Incatenato di Eschilo (il mito per la quale è principalmente noto, mito nella quale Zeus è dipinto come un Tiranno), assieme a Bia, conduce Prometeo a una roccia in Scizia e costringe Efesto a incatenarlo su di essa (prendendosi gioco sia di lui che di Prometeo nel mentre), come punizione per aver rubato il fuoco e aver insegnato agli Uomini una moltitudine di Arti. E nel mentre Efesto lo incatena, Kratos gli ordina di usare più violenza del necessario, per infliggere il maggior dolore possibile, un ordine che, secondo Robert Holmes Beck, professore di storia all'Università del Minnesota, è interpretabile non come “Crudele”, bensì come “la giusta applicazione della Giustizia”.
Il Fiume
Concentrandoci ora su Stige come fiume, iniziamo col dire che nella mitologia greca, di preciso nell'Iliade, esso traccia il confine tra il Mondo dei Vivi e il Mondo dei Morti (anche se generalmente è l'Acheronte a svolgere questo ruolo), ed è uno dei rami dell'Oceano, il fiume che circonda il Mondo dei Vivi, fiume di cui suo padre ne è la Personificazione.
Stige (o Styx) viene dal verbo Stygeo, che vuol dire “Odiare” o anche “Detestare”. Infatti è per questo che il fiume viene definito “Fiume dell'Odio”. Ma il fiume ha anche altri epiteti, ossia Kateibómenon, che significa “Che scorre verso il basso” e Psychrón, cioé “Freddo”.
Ma ciononostante, ha anche poteri miracolosi, tali da rendere Invincibili. Questo è il caso di Achille, che è grazie al fiume se il suo corpo diviene invulnerabile, tallone escluso (visto che la madre Teti lo reggeva proprio da lì, mentre lo immergeva nel fiume), come riportato nell'Achilleide di Publio Papinio Stazio. Lo Stige (che avvolge l'Ade per nove volte), assieme agli altri fiumi, ovvero l'Acheronte (ossia il Dolore), il Cocito (cioé il Lamento), il Lete (ovvero l'Oblio) e il Flegetonte (cioé il Fuoco), converge al Centro del Mondo Sotterraneo, in una grande palude, chiamata Stigia.
Il traghettatore dello Stige, stando a Dante, è Flegias (che aveva incendiato il Tempio di Apollo a Delfi, perché il dio aveva sedotto la figlia), ma in alcune versioni (principalmente l'Eneide di Virgilio) è Caronte (Charon) a trasportare le anime su di esso, seppur, stando a Pausania, Pindaro, Eschilo, Euripide, Platone, Callimaco e Dante stesso, lui guada l'Acheronte.
Stando a Erodoto, lo “Stige” (o meglio, il fiume che scorre in una gola sul versante settentrionale del Massiccio di Chelmos) avrebbe origine vicino a Nonacris, una città dell'antica Arcadia (l'odierna Achea) non troppo lontana da Pheneus (oggi Feneos). Come riportato da Pierre Grimal, la sua gelida acqua è velenosa (a tal punto da causare la morte immediata se bevuta, come asserito da Plinio il Vecchio) e ha la capacità di sciogliere diverse sostanze. Infatti si sospetta che Alessandro Magno sia stato avvelenato proprio con l'acqua di questo fiume, ipotesi sulla quale si dibatte anche oggigiorno, come nel caso di Antoniette Hayes e Adrienne Mayor, scienziate dell'Università di Stanford. Odiernamente, questo fiume è noto come il Mavronéri (ossia Acqua Nera), un nome che potrebbe derivare sia da Demetra, che secondo una leggenda, annerì il fiume perché adirata, e sia dalle Metamorfosi di Apuleio, nella quale Venere (o Afrodite), parlando a Psiche, le descrive il fiume come una sorgente nera.
Conclusioni
Il trafiletto purtroppo, si interrompe qui. Come detto in apertura, non c'è moltissimo su questa dea e il fiume di cui è la Personificazione, ed è un peccato, visto che come detto in apertura, è estremamente importante per la Cosmologia Greca. Con la speranza di aver destato il vostro interesse con questo breve articolo, mi ritiro.
By Garth
Anno domini 2024
Fonti:
Prometeo Incatenato di Eschilo
Teogonia di Esiodo
Metamorfosi di Ovidio
Storie di Erodoto